Il cane sta ascoltando

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Una delle tante cose che ci chiediamo quando entriamo in possesso di un cane e cominciamo ad addestrarlo è ” il cane sta ascoltando ” ?. Possiamo asserire di si guardando i suoi comportamenti in risposta ai comandi impartiti, ma c’è una cosa che la gente tende a dimenticare quando si parla del linguaggio, la capacità linguistica implica due importanti componenti, la prima è la comprensione del linguaggio, ed è il requisito fondamentale, la seconda e più complessa è la produzione del linguaggio. è infatti possibile comprendere una lingua ma non produrla, è il caso, per esempio, di persone che nascono mute o lo diventano in seguito a un incidente o a una malattia, queste persone capiscono ciò che viene detto ma non possono articolare i suoni che compongono la lingua. Tale caratteristica viene chiamata abilità ricettiva del linguaggio, mentre l’abilità produttiva ne implica anche l’elaborazione, necessaria per il dialogo con gli altri individui.


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Ma il cane sta ascoltando

All’età di un anno un bambino è in grado di comprendere circa un centinaio di parole, ma

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la sua abilità produttiva è quasi inesistente. Ad un anno la maggior parte dei bambini emette solo uno o due suoni vocali che abbiano un significato, mentre altri più dotati riescono ad articolare cinque o sei parole quindi possiamo constatare che i piccoli sviluppano la capacità di comprendere una lingua prima ancora di parlarla, cio significa che possiamo essere in grado di capire idiomi diversi senza essere capaci di parlarli o solo minimamente.

Sicuramente i cani hanno una capacità di interpretazione dei suoni utile a sviluppare un linguaggio ricettivo, riescono a cogliere le sottili sfumature nella pronuncia delle parole umane.Non bisogna sottovalutare l’abilità del linguaggio ricettivo dei cani per il semplice fatto che non siano capaci di produrre suoni umani per comunicare con noi,cio  non significa che non siano in grado di comprenderci. Quando un cane reagisce in maniera appropriata alle parole pronunciate dimostra la sua capacità di interpretazione. Può obbedire a un comando verbale, oppure comportarsi di conseguenza in risposta a un nostro messaggio. Ogni persona che ha vissuto con un cane sa che esso impara velocemente a reagire ad un certo numero di parole per fare un semplice esempio elenchiamo alcune parole di uso comune :

Al piede :  tradizionale comando che viene dato per far camminare il cane al passo.

Via : A questo comando il cane si allontana da ciò che sta annusando.

Dentro: A questo comando il cane entra in casa, attraversa una porta o sale in macchina.

Dov’è la palla? : Una della tante frasi che può significare cerca. Se l’oggetto in questione è accessibile di solito il cane lo afferra e lo porta altrimenti gli si mette davanti e comincia ad abbaiare.

Fermo :  Se è in movimento l’ordine lo obbliga a fermarsi immediatamente, mantenendo la direzione verso si muoveva.

Giù : Il cane si sdraia o scende da un rialzo.

Vieni : Comando basilare di richiamo.

Vuoi giocare? : L’animale generalmente si mette a girare in tondo, abbaiare e muoversi allegramente perché capisce che inizierà un gioco.

Questo piccolo elenco di frasi e di parole è solo indicativo in quanto i cani sono in grado di associare tantissime altre parole ad altrettante reazioni, che possono anche portare a comportamenti diversi se pronunciate da un altro membro della famiglia. Un altro piccolo esempio può essere la parola bagno, se pronunciata dal padrone il cane puo dirigersi verso il luogo che solitamente viene predisposto per il bagno, mentre se pronunciato da un altro componente può sortire una reazione di fuga o di ricerca di un posto dove nascondersi.

Quindi in conclusione possiamo affermare che il cane sta ascoltando e che ha una buona capacità di interpretazione dei suoni ed è in grado di sviluppare un linguaggio ricettivo che riesce a farlo interagire nel rapporto con l’uomo.

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