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Sezione dove trovare informazioni aggiornate e documentazione relativa alle normative europee sul trattamento degli animali.

In viaggio con amici

In viaggio con amici

in viaggio con amiciSono sempre di più le strutture turistiche disposte ad accettare animali (ci sono circa 2.647 alberghi e 680 agriturismo italiani accessibili ai cani): alberghi, agriturismo, spiagge, ristoranti.

In auto (art. 169 comma 6 C.d.S.), in treno, in nave, in aereo: i nostri amici quadrupedi possono seguirci ovunque: basta informarsi per tempo sui regolamenti che le varie compagnie aeree applicano per il trasporto di animali da compagnia e controllare quali sono i treni che in Italia accettano cani, e la loro sistemazione (in Italia o nel Paese estero dove il nostro amico quadrupede ci accompagnerà).

Lo stesso vale per i viaggi in nave: le varie compagnie adottano sistemi diversi per ospitare gli animali. Anche in questo caso è bene contattatare per tempo le compagnie di navigazione per conoscere i regolamenti sul trasporto di animali.

Non dimentichiamo di portare il loro libretto sanitario e l’iscrizione all’anagrafe canina. Nel libretto sanitario sono indicate le vaccinazioni effettuate oltre alle informazioni relative al soggetto (nome, sesso, razza, tatuaggio, indirizzo proprietari).

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Diritti degli animali

Diritti degli animali

 

Diritti degli animaliL’insieme codificato da disposizioni legislative dei comportamenti umani verso gli animali e delle condizioni di vita degli animali, cui corrispondono responsabilità e doveri dell’uomo (e quindi della società), costituisce i “diritti degli animali”.

Tali diritti sono alla base di tutte le disposizioni che disciplinano il rapporto uomo-animale, sia per la tutela del benessere degli animali, sia per la protezione degli animali.

La prima testimonianza di diritto che riguarda specificatamente gli animali è stata sancita nel 1641 nel Massachussettes. Essa afferma che “nessun uomo può esercitare alcuna tirannia o crudeltà verso gli animali tenuti dall’uomo per il proprio utilizzo” e scaturisce, da un lato dalla vocazione animalista dei colonizzatori inglesi, dall’altro dal contatto quotidiano con gli animali da parte dei nativi.

Durante l’ultimo secolo scienziati, umanisti, zoofili, giuristi, sociologi e politici sono stati sollecitati ad affrontare il problema della tutela della vita animale nella società. Ne è scaturito un ampio dibattito mondiale dagli elevati contenuti etici, scientifici e politici che ha condotto alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale proclamata il 15 ottobre 1978 nella sede dell’Unesco a Parigi. Continue reading Diritti degli animali

Dichiarazione universale dei diritti degli animali

Dichiarazione universale dei diritti degli animali

Preambolo

  • Considerato che ogni animale ha dei diritti;
  • Considerato che il riconoscimento ed il disprezzo di questi diritti hanno portato e continuano a portare l’uomo a commettere dei crimini contro la natura e contro gli animali;
  • Considerato che il riconoscimento da parte della specie umana del diritto all’esistenza delle altre specie animali costituisce il fondamento della coesistenza della specie nel mondo;
  • Considerato che genocidi sono perpetrati dall’uomo e altri ancora se ne minacciano;
  • Considerato che il rispetto degli animali da parte dell’uomo è legato al rispetto degli uomini tra loro;
  • Considerato che l’educazione deve insegnare sin dall’infanzia a osservare, comprendere, rispettare e amare gli animali.

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Responsabilità civile e penale dei proprietari

Responsabilità civile e penale dei proprietari

L’Ordinanza del 6 agosto 2013  ha rafforzato le disposizioni cautelari volte alla tutela dell’incolumita’ pubblica dall’aggressione dei cani introdotte dall’Ordinanza del 3 marzo 2009.

Responsabilità civile e penale dei proprietari
Ai fini della prevenzione del rischio di aggressione da parte di cani l’Ordinanza ha attribuito un ruolo fondamentale alla responsabilità dei proprietari.
Il proprietario di un cane, infatti, è sempre responsabile del benessere e del controllo del proprio animale, pertanto risponde sia civilmente che penalmente dei danni o lesioni che questi arreca a persone, animali o cose.

Responsabilità civile e penale dei proprietariE’ disposto l’obbligo di utilizzare sempre e in ogni luogo il guinzaglio di una misura non superiore a mt. 1,50 per i cani condotti nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico – fatte salve le aree per cani individuate dai Comuni – e di avere sempre con sé la museruola (rigida o morbida) da applicare in caso di potenziale pericolo, nonché l’obbligo di affidare il proprio animale solo a persone in grado di gestirlo.
Il proprietario ed il detentore devono, inoltre, assumere informazioni sulle caratteristiche fisiche ed etologiche dei cani e sulle normative in vigore.
E’  fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle feci. Continue reading Responsabilità civile e penale dei proprietari

Microchip obbligatorio

Microchip obbligatorio, ordinanza 6 agosto 2008

MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI, ORDINANZA 6 agosto 2008

Ordinanza contingibile ed urgente concernente misure per l’identificazione e la registrazione della popolazione canina.
IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI

Visto il testo unico delle leggi sanitarie approvato con regio decreto del 27 luglio 1934, n. 1256, e successive modifiche;microchip obbligatorio

Visto il regolamento di polizia veterinaria approvato con decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320;

Vista la legge 14 agosto 1991, n. 281, concernente «Legge quadro in materia di animali da affezione e prevenzione del randagismo»;

Visti, in particolare gli articoli 2 e 3 della predetta legge n. 281 del 1991, concernenti, rispettivamente, l’obbligo di tatuare i cani e l’istituzione dell’anagrafe canina;

Visti gli articoli 650 e 727 del codice penale; Visto l’art. 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833; Visto l’art. 117 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003 concernente «Recepimento dell’Accordo Stato-regioni, del 6 febbraio 2003, recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 52, del 4 marzo 2003;

Visto, in particolare, l’art. 3 del predetto Accordo del 6 febbraio 2003, il quale prevede l’obbligo di iscrizione all’anagrafe canina, da effettuare da parte del proprietario o del detentore di cani;

Visto, inoltre, l’art. 4, comma 1, lettera a) del predetto Accordo del 6 febbraio 2003, il quale ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2005, l’introduzione del microchip quale sistema unico ufficiale di identificazione dei cani; Continue reading Microchip obbligatorio

Importazione di cani

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IMPORTAZIONE DI CANI:

VIETATO SE HANNO MENO DI 3 MESI e 21 GIORNI DI VITAimportazione di cani

Lo ricorda il Ministero della Salute con due note ufficiali del Direttore Marabelli.
– 7 maggio 2005
– E’ vietato introdurre in Italia – da Paesi comunitari e da Paesi terzi – cani di età inferiore ai tre
mesi. Lo precisa, in una dettagliata nota, la Direzione generale della Sanità veterinaria e degli
alimenti del Ministero della Salute.
Il Ministero spiega – anche in seguito a una specifica richiesta formulata dallo stesso dicastero
alla Commissione Europea – che a tutt’oggi non è stata predisposta alcuna autorizzazione
generale per l’introduzione in Italia, da Paesi terzi, per motivi commerciali, di cani, gatti e furetti
di età inferiore ai tre mesi e che quindi tali movimenti devono ritenersi vietati.
E’ possibile introdurre in Italia cuccioli di età inferiore ai tre mesi (per motivi non commerciali),
ma tale movimentazione deve essere subordinata alla somministrazione del vaccino antirabbia.
La Commissione precisa che il vaccino deve essere somministrato nel rispetto delle indicazioni
fornite dalle case produttrici e che proprio le case specificano che l’età minima per sottoporre gli
animali alla vaccinazione è di tre mesi. Continue reading Importazione di cani

Convenzione europea per la protezione degli animali

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Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia

Strasburgo, 13 novembre 1987

Traduzione ufficiale della Cancelleria federale della Svizzera

Preambolo

Gli Stati membri del Consiglio d’Europa, firmatari della presente Convenzione,
considerando che l’obiettivo del Consiglio d’Europa è di conseguire una maggiore coesione tra i suoi membri;
riconoscendo che l’uomo ha l’obbligo morale di rispettare tutte le creature viventi, ed in considerazione dei particolari vincoli esistenti tra l’uomo e gli animali da compagnia;
considerando l’importanza degli animali da compagnia a causa del contributo che essi forniscono alla qualità della vita e dunque il loro valore per la società;
considerando le difficoltà causate dalla grande varietà di animali tenuti dall’uomo;
considerando i rischi inerenti ad una sovrappopolazione animale per l’igiene, la salute e la sicurezza dell’uomo e degli altri animali;
considerando che il mantenimento di esemplari di fauna selvatica come animali da compagnia non dovrebbe essere incoraggiato;
consapevoli delle diverse condizioni che regolano l’acquisto, il mantenimento, l’alle-vamento di tipo commerciale o non commerciale, la cessione ed il commercio di animali da compagnia;
consapevoli del fatto che gli animali da compagnia non sono sempre tenuti in condi-zioni atte a promuovere la loro salute ed il loro benessere;
constatando che i comportamenti nei confronti degli animali da compagnia variano notevolmente, talvolta per mancanza di nozioni e di consapevolezza;
considerando che una norma fondamentale comune di comportamento e di prassi che porti ad una condotta responsabile da parte dei proprietari degli animali da compagnia sia un obiettivo non solo auspicabile ma anche realistico,
hanno convenuto quanto segue:

Capitolo I – Disposizioni generali

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