cancro

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Il cancro è una di quelle malattie che non risparmia nessuno nemmeno i nostri amici a quattro zampe, infatti non è una patologia rara fra cani e gatti che spesso porta a dover prendere delle decisioni drastiche, eutanasia o terapie dolorose . Ci viene incontro per darci una risposta a questo problema il portale PetMd.
[banner size=”160X600″ align=”alignleft” corners=”rc:10″]Ogni cancro ha i suoi tempi di sviluppo, ma considerando la durata media della vita di un cane o di un gatto, lo sviluppo è abbastanza rapido, comunque teniamo presente che ogni tipo di cancro a delle modalità di progresso diverse, quindi conviene attenersi alle indicazioni del proprio veterinario prendendo altri consigli solo come suggerimento.
In caso di osteosarcoma solitamente viene praticata l’amputazione dell’arto colpito, poi si aggiunge un ciclo di chemioterapia che può durare diversi mesi. In questo caso l’animale può avere un’aspettativa di vita di 5 mesi per l’amputazione e di 7-13 mesi per la chemioterapia.
Tempi piuttosto ristretti che inducono spesso, per evitare maggiori sofferenze al proprio cane, ad essere favorevoli della soppressione.
In genere ci troviamo a dover scegliere fra quattro alternative, ma a guidare la scelta sarà sempre l’affetto che proviamo per il proprio cucciolo e la necessità di non voler aggiungere maggior sofferenza al nostro “caro fido” .

  1.  La soppressione. Se la diagnosi è tardiva ed il cancro già in uno stato avanzato con delle aspettative di vita di alcune settimane o poco di più, ci troviamo a dover prendere una delle decisioni più difficili nei confronti del proprio cane, sarebbe infatti inutile allungare immotivatamente la sofferenza dell’animale.
  2.  L’amputazione. L’amputazione è necessaria in ogni percorso di cura, ma si può scegliere di evitare la chemioterapia, qualora l’aspettativa di vita non fosse elevatissima. Si può decidere di procedere all’intervento per alleviare l’animale del dolore e godere di quel po di tempo che gli rimane per rimanere in compagnia del proprio cagnolino, senza costringerlo a cure stressanti.
  3.  Amputazione con chemioterapia. L’amputazione con chemioterapia è la soluzione ideale per quei tumori scovati in fase iniziale e di cui ci sono buone speranze di ripresa. Si può superare l’anno in termini di aspettativa di vita, ma richiede molto impegno perché l’animale dovrà sottoporsi ai cicli di cura anche più volte alla settimana.
  4.  Amputazione con ricovero. Amputazione seguita da tre giorni di ricovero, durante i quali un cane sara curato con i migliori antidolorifici, vengono eseguiti i cicli completi di chemioterapia, e sarà essere in grado di tornare a casa con la sola prescrizione di un controllo programmato dopo circa una settimana per verificare la presenza di effetti collaterali legati alla chirurgia o alla chemioterapia, e per rimuovere le suture cutanee se tutto è andato a buon fine.

Un caso eccezionale e quello del cane lupo Penny al quale quale venne diagnosticato un cancro alle ossa e le venne amputata una gamba. Due professori della North Carolina State University, Denis Marcellin Little e Ola Harrysson, hanno creato una protesi, in materiale termoplastico e foderata in schiuma, su misura per Penny dandole la possibilità di ricamminare con quattro zampe.
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